Sara Copio Sulla. La Voce del ghetto di Venezia seicentesca. I sonetti. IV.

L’imago è questa di colei ch’al core
Porta l’imago tua sola scolpita,
Che con la mano al seno al mondo addita:
Qui porto l’Idol mio, ciascun l’ardore.

Sostien con la sinistra arme d’amor
Che fur tuoi carmi, il loco ov’è ferita
La destra accenna, e pallida e smarrita
Dice Ansaldo, il mio cor per te si more

Prigioniera se ‘n viene a te davante
Chiedendo aita, ed a te porge quella
Catena, ond’è ‘l mio amor fido e costante.

Deh! L’ombra accogli di tua fida Ancella
E goda almeno il finto mio sembiante
Quel che nega a quest’occhi iniqua stella.

6 commenti su “Sara Copio Sulla. La Voce del ghetto di Venezia seicentesca. I sonetti. IV.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: