Festa del vicinato ad Altobello

Altobello, angolo e uno dei cuori più nascosti di Mestre, conosciuto anche con il nome di Macàè, ha fatto risuonare le sue voci di speranza, azzittendo almeno per un giorno le paure e le incertezze del presente. Composto per lo più da edifici popolari, con qualche bisogno di manutenzione, il quartiere di Altobello soffre della sua situazione di luogo a sé stante, parte della città solo dal punto di vista formale, per quanto vi si stia sviluppando un grande progetto di riqualificazione urbana. Gli abitanti hanno un forte senso di appartenenza al quartiere, nato per lo più da un sentimento generalizzato di isolamento, per quanto disti poche centinaia di metri dalla storica Piazza Ferretto.

Negli ultimi anni le attività illegali, soprattutto lo spaccio di stupefacenti, hanno fatto da padrone nei vicoli e nelle piazzette di Altobello. Non è di molto la ricomparsa dell’eroina, che si sperava fosse solo un orrido ricordo del passato.

Esasperate da questo stato di cose sono scese in strada, di giorno e di notte, le Mamme Coraggio di Altobello, capitanate da tre coraggiose signore: Angela, Cristina e Daniela. Delle vere e proprie sentinelle del territorio si sono rimboccate le maniche e, rischiando grosso alle volte, si sono date da fare per difendere i propri  figli, per fermare il degrado e, con grande fatica, hanno vinto molte battaglie.

Ieri, 19 maggio,  le Mamme Coraggio hanno voluto regalare nuovi sorrisi al quartiere, organizzando una festa, prendendo spunto dalla manifestazione European Neighbours Day che, dal 2003 in Europa e in molti Paesi  extraeuropei, propone un appuntamento nelle città per rafforzare i rapporti di buon vicinato.  Con il supporto di Ater Venezia e Federcasa, gli abitanti hanno agghindato a festa  i cortili dei fabbricati e organizzato musica e balli. Le mamme e le nonne hanno imbastito un ricco buffet, mentre una di loro ha fritto chili su chili dell’ottimo pesce. Il tutto è stato innaffiato dal buon vino.

La festa, iniziata alle 11.30, si è conclusa a notte fonda.

Certo, condividere un momento di buffet,  non risolve tutti i problemi, ma ha  individuato un nuovo modo dello stare insieme, in particolare per coloro che hanno imparato conoscersi.


 

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